Quanto sei selfie-dipendente? Questo test è in grado di dirtelo
Secondo alcuni studiosi scattare selfie in continuazione non è solo una moda, ma nasconderebbe una vera e propria patologia. Oltre ai personaggi famosi sono sempre più le persone che inondano Facebook Instagram e gli altri social di selfies fatti da soli o in compagnia. L’autoscatto condiviso sui social potrebbe anche essere innocuo; a volte però si riscontra una dipendenza da selfie molto seria che può nascondere la presenza di altri e ben più gravi problemi. Sei anche tu selfie dipendente? O conosci qualuno che lo è?
Premettiamo che l’abitudine di fare selfie è universale. Tutti, dai più grandi ai più piccoli, sono ormai abituati all’autoscatto. Se ogni tanto lo fai anche tu, quindi, non ti allarmare: non sei selfie dipendente. Ben diverso è il caso di “Selfite” – così è stata ribattezzata l’ossessione per il selfie – che sembra essere una condizione mentale patologica. Il termine, coniato per la prima volta nel 2014 in un articolo dell’American Psychiatric Association, è oggi sinomimo di un vero e proprio disturbo mentale.
Per comprendere il grado di selfite, un gruppo di ricercatori della Nottingham Trent University e della Thiagarajar School of Management a Madurai (India) ha indagato sul fenomeno e ha elaborato un test per verificare il grado di gravità del disturbo.
Vuoi fare il test?
Molto semplice da eseguire, il test messo a punto dagli psicologi si limita a 20 affermazioni. A ciascuna di esse, bisogna attribuire un punteggio che va da un minimo di 1 (completamente in disaccordo) ad un massimo di 5 (totalmente d’accordo). Eccole:
- Fare un selfie mi dà la sensazione di apprezzare di più l’ambiente in cui mi trovo
- Condividere i miei selfie crea una sana competizione con i miei amici o colleghi
- Ottengo molta attenzione condividendo i miei selfies sui social network
- Spesso fare un selfie a riduce il mio livello di stress
- Mi sento sicuro/a quando faccio un selfie
- Sono più apprezzato/a dai miei coetanei quando scatto dei selfies e li condivido sui social
- Attraverso i selfies riesco ad esprimere meglio me stesso/a nel mio ambiente
- Assumere pose diverse nei selfie mi aiuta ad accrescere il mio status sociale
- Mi sento più popolare quando pubblico i miei selfie sui social
- Farmi più selfie migliora il mio umore e mi rende felice
- Divento più positivo/a quando faccio dei selfie
- Divento la persona più forte del mio gruppo grazie ai selfie che pubblico
- Farsi selfie fornisce ricordi più belli sull’occasione e sull’esperienza
- Pubblico spesso dei selfie per ottenere più commenti e “mi piace” sui social
- Quando pubblico un selfie, mi aspetto che i miei amici mi rispondano
- Scattarmi selfie cambia immediatamente il mio stato d’animo
- Faccio molti selfie e li guardo privatamente per aumentare la mia autostima
- Quando non mi scatto selfie, mi sento isolato/a dai miei coetanei
- Considero i selfie come dei trofei per i futuri ricordi
- Uso app di fotoritocco per migliorare il selfie in modo da apparire migliore agli occhi degli altri
Scopri il risultato: sei selfie dipendente?
Sommando i punti di tutte le domande avremo tre tipi di risultato:
1. Punteggio da 0 a 33
Chi ottiene questo punteggio, se non proprio selfie dipendente, è “borderline”, cioè ha l’abitudine di fare selfie almeno tre volte al giorno ma non li pubblica sui social media.
2. Punteggio da 34 a 67
Questo risultato rivela una dipendenza acuta: la persona scatta molti selfie e ha l’abitudine di pubblicarli sui social.
3. Punteggio da 68 a 100
Hai una dipendenza cronica da selfie. Senti il bisogno incontrollabile si scattare selfie in continuazione, pubblicandole sui social più di sei volte al giorno.
La scala da 1 a 100 è stata compilata dopo alcuni test effettuati su gruppi focus con 200 partecipanti, che hanno esaminato i fattori che portano alla condizione di selfite. Dopo questa prima fase, il team ha testato la scala eseguendo un sondaggio su 400 partecipanti.
La ricerca è stata pubblicata sull’International Journal of Mental Health and Addiction e ha interessato l’India, il Paese che conta il più altro numero di utenti Facebook e che ha il tasso più alto di giovanissimi morti legati ai selfie tra i giovanissimi, morti, cioè, nell’intento di scattarsi un selfie. Lo studio ha messo in luce che nel periodo considerato il 60% dei casi di morti giovani erano legati a questo tipo di mortalità.
Selfie e autostima
Non solo. Il rapporto tra eccesso di selfie e autosima è molto stretto. I fisiologi hanno scoperto che le persone che hanno manifestato “selfite” sono alla costante ricerca di attenzione e spesso mancano di fiducia in se stessi. Pubblicano costantemente immagini di sé nella speranza che le loro credenziali sociali aumentino e che possano sentirsi parte di un gruppo.
Gli stessi autori dello studio scrissero: “Come per la dipendenza da Internet, i concetti di selfite e dipendenza da selfie sono stati visti come bufale senza fondamento, ma recenti ricerche, incluso il presente documento, hanno iniziato a convalidare empiricamente la sua esistenza.”
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