Psicologia

Parlare nel sonno rivela inquietanti verità: ecco cosa significa

Se dormendo con qualcuno ti preoccupi di poter dire ad alta voce qualcosa che non vorresti, sappi che le tue paure sono più che fondate. Circa due terzi delle persone sanno di parlare nel sonno e studi recenti hanno rivelato che il balbettamento notturno è carico di insulti e parole poco carine. Non ci credi? Ecco quello che devi sapere.

Parlare nel sonno: ti hanno mai detto cosa dici?

Fin qui non c’è molto da preoccuparsi: quasi tutti lo abbiamo fatto. Parlare nel sonno è un fenomeno molto frequente, specialmente nei bambini e negli adulti maschi in particolare stato di stress; interessa il 50% – 80% dei bambini e degli adolescenti. La tendenza poi scompare con il passare degli anni. Quando questo comportamento diventa abituale si fa riferimento al sonniloquio, un vero e proprio disturbo del sonno.

Sono diversi i modi di parlare nel sonno. C’è chi chiacchiera parole incomprensibili e c’è chi riesce a mettere insieme un vero discorso di senso compiuto. Alcuni parlano senza nessun incoraggiamento, altri lo fanno dietro la spinta di un’altra persona rispondendo alle sue domande. Altri, ancora, vengono sorpresi ad urlare nel sonno. Il fenomeno a volte è divertente, altre provoca panico: spesso si parla con una voce diversa da quella “normale” e questo può spaventare chi ci dorme accanto.

Cosa diciamo durante il sonno?

Il contenuto dei discorsi notturni è molto vario: in alcuni casi è completamente casuale, dura pochi secondi e si caratterizza per un linguaggio incomprensibile. Altre volte il contenuto rispecchia esperienze passate o recenti della vita quotidiana. Ma può essere imbarazzante quello che diciamo?

Dai risultati di uno studio francese condotto dalla ricercatrice Isabelle Arnulf presso l’Hospital de la Pitié-Salpetriere di Parigi, il contenuto del somniloquio è prevalentemente negativo. Nel sonno la parola “no” viene pronunciata almeno quattro volte di più; inoltre durante la ricerca il termine francese equivalente di “putxxx” o “mer..”,  è figurato più di  800 volte.

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Questo non significa che i francesi parlino peggio rispetto ad altri popoli, anzi. I risultati dei test condotti in altri Paesi hanno dato riscontri pressoché identici. Inoltre, anche se con contenuti rozzi la grammatica usata nel sonniloquio si è rivelata corretta e le risposte alle domande sono state congure e precedute da pause; proprio come accade in una normale conversazione.

Nel corso della ricerca circa il 59% di quello che si è detto nel sonno è risultato incomprensibile e ricco di mormorii, fischi e risate. Delle parole comprensibili, circa il 24% aveva un contenuto negativo, il 22% parole sgradevoli e circa il 10% conteneva insulti senza un particolare destinatario. Persino le persone con i modi più delicati pronunciavano parole offensive durante il sonno. Perché accade? Perché si parla nel sonno e si dicono cose che non si direbbero?

I risultati potrebbero essere un riflesso della “teoria della simulazione delle minacce”, una delle spiegazioni scientifiche sulla funzione dei sogni. Secondo questa teoria, i sogni sono simulacri che aiutano la persona a prepararsi per affrontare un pericolo nella vita reale, come accade ad esempio di sognare intensamente in momenti di crisi e preoccupazioni. Per quanto riguarda l’uso corretto della grammatica, questo si spiega perché il sistema neuronale che funziona durante la notte è lo stesso che agisce durante la veglia.

Perché capita di parlare nel sonno?

Ha un significato lamentarsi nel sonno o dire cose poco ortodosse? La vera preoccupazione di molti sta nell’idea, molto diffusa fino a qualche anno fa, che nei sogni si manifestino desideri repressi. Per la pace di tutti, la ricerca ha dimostrato che le parole dette durante il sonniloquio non hanno niente di interessante; si tratta di discorsi inconsapevoli, sensa senso e di pochi secondi.

In realtà i sogni non sempre “significano” qualcosa e non sempre sono manifestazioni di desideri; il più delle volte sono semplicemente pezzi di vita incastrati a caso. Spesso si tratta di ricordi che sono stati attivati da qualcosa che abbiamo vissuto durante il giorno o da uno stimolo esterno che il nostro cervello ha captato nel sonno. Per questa ragione non dobbiamo dare troppo peso al significato delle parole che escono mentre si dorme, così come a manifestazioni notturne come sognare di cadere nel vuoto.

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Le cause possono essere molteplici. Il sonniloquio può avere una componente genetica e può essere collegato ad altri disturbi del sonno, come il sonnambulismo, l’apnea ostruttiva del sonno o il terrore di addormentarsi. Si è scoperto che alcuni fattori possono rendere il fenomeno più intenso o più frequente; questo accade nel caso di stress, ansia e depressione, consumo di alcolici o sostanze tossiche, insonnia o febbre. La tendenza a parlare durante il sonno si fa più accentuata quando si dorme in un ambiente che non è familiare, come un hotel. In ogni caso, il somniloquio sembra legato ad un eccessivo affaticamento fisico o mentale.

Sommiloquio: il meccanismo

Si può parlare durante qualsiasi fase del sonno, anche se il fenomeno è più frequente nelle fasi più profonde. Questo è il motivo per cui in molti parlano nella prima parte della notte, quando il sonno è più profondo, perché questo diventa via via più leggero con il passare delle ore.

Durante la fase REM si verifica un fenomeno molto particolare: l’attività cerebrale è molto intensa e le scene del sogno sono particolarmente vivide.  In questo momento di solito si attua una disconnessione a livello muscolare che serve per impedirci di farci male “ripetendo” i gesti del sogno. Anche i muscoli facciali rimangono “scollegati” e le corde vocali restano inattive; ma a volte questo meccanismo non si innesca perfettamente e può capitare di dire ad alta voce le parole del sogno.

Si può parlare nel sonno anche durante i “sogni transitori”, cioè i sogni ad occhi aperti che si fanno in quel momento in cui non siamo completamente addormentati ma neanche completamente svegli. In quel momento la disconnessione muscolare non è ancora completa ed è per questo che si possono ripetere ad alta voce alcune frasi del sogno.

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Come smettere di parlare nel sonno

Solitamente non è un problema serio e quasi mai richiede un trattamento. Le persone si preoccupano più di dire qualcosa che non vorrebbero che del fenomeno in sé. A volte rappresenta un condizionamento così grave da portare la persona che parla nel sonno ad evitare di dormire in presenza di altri, il che crea anche difficoltà per la relazione di coppia. Quando il fenomeno del sonniloquio appare bruscamente nell’età adulta, può essere sintomatico di altri problemi; in questo caso è utile consultare uno psicologo.

Quando il somniloquio è sintomo di un altro problema, è necessario approfondire le sue cause ed eliminarle alla radice. Ad esempio, se è una conseguenza di stress, ansia o depressione, sarà necessario lavorare sulle fonti che innescano queste problematiche per promuovere (anche) un sonno più tranquillo.

Se invece il fenomeno si manifesta da solo, spesso aiuta creare abitudini rasserenanti prima di andare a letto: può esser utile ascoltare musica rilassante o fare un bagno caldo. Anche metodi per addormentarsi meglio, come il metodo 4-7-8, possono rivelarsi efficaci. Evita il consumo di sostanze stimolanti dopo cena e assicurati che la tua camera da letto abbia le condizioni adatte ad un sonno tranquillo, che abbia la giusta temperatura e che sia completamente buia. Si raccomanda anche di favorire il sonno con una cena leggera e di andare a letto sempre alla stessa ora.

Il mondo dei sogni e dell’inconscio non cesserà mai di stupirci. Senza dubbio c’è ancora molto da scoprire. Cosa ne pensi? Ti capita di parlare durante il sonno, o hai sentito qualcuno parlare mentre dormiva? Cosa ha detto? Condividi la tua esperienza nei commenti!