Ospedale pediatrico sostituisce le barelle con le macchinine giocattolo

Dover trascorrere intere giornate ricoverati in ospedale, affrontando una malattia o un intervento, non è semplice per nessuno di noi. Proviamo a immaginare quanto timore possa provare un bambino che si trova in un ospedale pediatrico, al di fuori del proprio ambiente familiare e dove, nella maggior parte dei casi, vede strumenti medici che non ha mai visto prima.

La sensibilità verso i piccoli che affrontano le difficoltà di una malattia è certamente aumentata. Negli ultimi anni sono sempre più frequenti i clown che si recano in ospedale per intrattenere i bambini; e sempre più spesso questi reparti vengono resi più accoglienti, con piccoli giocattoli come macchinine, giochi di dinosauri e pupazzetti divertenti.

L’ Ospedale pediatrico che ha sostituito le barelle

Per lo stesso motivo, un ospedale pediatrico che si trova in Argentina ha deciso di rendere il soggiorno per i piccoli meno traumatico. Come? Sostituendo le vecchie barelle con delle macchinine elettriche, con le quali i bimbi possono percorrere il tragitto che va dalle stanze fino agli ambulatori o alle sale operatorie.

L’iniziativa è dell’Hospital Materno infantil San Roque che si trova a Paranà, nella provincia di Ente Rios in Argentina. E’ nata come un’idea per ridurre lo stress e i pianti del bambini, i quali certamente soffrono nell’essere trasportati su una sedia a rotelle o su una barella.

Attualmente l’ ospedale pediatrico dispone di due automobili giocattolo che sono dotate di comando remoto, sulle quali i piccoli si possono divertire fino a pochi minuti prima di essere operati. Tuttavia, sperano di poter acquistare altri nuovi veicoli elettrici nei prossimi mesi.

Grazie a questi giocattoli, le lacrime nei corridoi sono sempre meno frequenti. Di recente, un papà ha condiviso un video su Twitter che mostra il suo bambino, pronto ad affrontare un intervento, che accompagnato da un’infermiera si dirige verso la sala operatoria a bordo di una delle macchinine.

Nel video si può sentire il papà del bimbo che gli chiede dove stia andando e il piccolo risponde con tranquillità “vado ad operarmi”. 

Che dire, ci auguriamo che questi piccoli grandi gesti di grande umanità ispirino al più presto anche altre strutture.

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