Il dolore di mamma Antonietta quando le hanno detto che le figlie sono morte
Sono giorni che se ne parla: il folle gesto di Luigi Capasso, il carabiniere che il 28 febbraio scorso ha sparato alla moglie e ucciso le figlie prima del suicidio, ha lasciato un senso di vuoto e di sgomento sull’intera popolazione. Non c’è persona che, pensando alla strage di Cisterna, non abbia un moto di commozione, un dolore sordo al centro del petto. Dolore per le due piccole vite spezzate, quelle di Alessia e Martina, che avrebbero potuto continuare a vivere tra sogni e risate la loro vita di bambine; dolore per loro, sì, a cui forse è toccata la sorte migliore se solo la paragoniamo a quella della madre nell’inevitabile contrappeso razionale che subentra all’emozione. Ma il dolore diventa strazio se pensiamo alla mamma Antonietta, svegliatasi dal sonno dell’incoscienza e subito piombata nel peggiore degli incubi.
Ce lo siamo chiesti più volte: chissà se si sveglierà Antonietta, e in quali condizioni? Chissà cosa può provare lei, una mamma, quando avrà appreso della tragedia che in un colpo solo ha stroncato tutti i suoi sogni? Chissà se reggerà al dolore? E tra tante domande una sola certezza: Antonietta avrebbe preferito non svegliarsi.
Ora quel momento è arrivato. Antonietta Gargiulo si è risvegliata dopo i giorni del coma i cui è caduta dal 28 febbraio. I parenti sono stati costretti ad avvisarla, a dirle che le sue bambine, le stesse per le quali avrebbe dato la vita, l’hanno persa per sempre; e hanno dovuto dirle che è stato proprio il padre ad ucciderle.
La reazione di mamma Antonietta
Il triste compito di dire alla mamma la dura verità è toccato ad alcuni parenti, sostenuti da un team di psicologi dell’ospedale San Camillo dove la donna è stata ricoverata. Sono stati loro a dover trovare le parole giuste per darle la notizia che nessuna mamma dovrebbe mai ricevere.
Antonietta al suo risveglio non ricordava nulla dell’accaduto. Non è riuscita a ricordare il litigio sotto casa con l’ex marito, così come non è riuscita a ricordare i colpi di pistola che hanno rischiato di uccidere anche lei. Non è ancora in condizione di parlare, perché ha dovuto subire un intervento alla mandibola da uno dei proiettili.
Dopo aver sentito la tragica notizia Antonietta è stata sedata, per impedire l’inevitabile stato di shock che avrebbe potuto peggiorare il quadro clinico.
L’équipe degli psicologi dell’ospedale la seguiranno costantemente e per lunghissimo tempo; spetterà a loro il compito di sostenere la povera mamma distrutta dal dolore, per tentare di renderle quantomeno più lieve il macigno che giorno dopo giorno sarà costretta a portare sulle spalle.
Le condizioni di salute di Antoniella Gargiulo non le permetteranno di partecipare ai funerali delle figlie. Sono previsti infatti per venerdì alle ore 11,00 a Cisterna di Latina nella chiesa di San Valentino. Le gravi ferite la tratterranno ancora a lungo in ospedale: non potrà neanche dare l’ultimo saluto alle sue bambine.