La leggenda del filo rosso: le persone destinate a stare insieme si ritroveranno
La leggenda del filo rosso è nata in Oriente ma si tramanda in tutto il mondo da secoli. Racconta che alcune persone sono destinate a stare insieme per sempre, perché legate da un filo rosso sottilissimo. Attraverso il filo rosso del destino due anime gemelle saranno legate in modo indissolubile. Si, perchè il loro è un legame più forte di tutto. Cosa ci vuole dire questa leggenda?
Esistono persone che fanno parte del nostro destino. Persone che non vediamo da diversi anni, da mesi, da giorni ma che finiscono sempre per tornare sul nostro cammino, in un modo o nell’altro. Parte tutto da un augurio per le festività, da un incontro casuale, da un trasferimento: vi è mai capitato di pensare che la vostra vita possa essere indissolubilmente legata ad un’altra persona, proprio perché pur non cercandola sono tanti i piacevoli incontri che avvengono spontaneamente?
Può capitarci e sembrarci incredibile. Magari avete incontrato una persona ma poi siete rimasti lontani per anni, ma se è destino vi ritroverete. Possiamo parlare di destino, di coincidenze o possiamo attribuire questi incontri che sembrano casuali al volere dell’altra persona; una persona che magari, a nostra insaputa, fa di tutto per entrare in contatto con noi in qualche modo.
La credenza nasce da una delle più belle leggende giapponesi sull’amore. La storia prende il nome di Unmei no akai ito ed è forse la più famosa in Giappone. A dire il vero la storia nasce in Cina e, infatti, risale al periodo storico della dinastia Tang che governò dal 618 e fino al 907 d.C.
La leggenda del filo rosso
La leggenda è bellissima e in alcune culture, come quella orientale, esiste da sempre. Si è diffusa soprattutto nell’ultimo periodo che riguarda proprio l’esistenza di queste anime unite. Sono anime non necessariamente affini dal punto di vista caratteriale, ma che sono unite da un filo rosso invisibile che non si spezzerà mai, sin dal momento della nascita.
La storia del filo rosso è carica di emozioni. Un uomo chiamato Wei, orfano dall’infanzia, desiderava sposarsi ma non riusciva a trovare la donna che lo avrebbe accompagnato per sempre.
Un giorno si trovava nella città di Song e qui conobbe un uomo che gli presentò la figlia del governatore. L’uomo promise che ne avrebbe parlato con il padre di lei; gli avrebbe fatto sapere il responso il giorno successivo.
Wei non chiuse occhio tutta la notte; all’alba si recò al luogo dell’appuntamentoe qui incontrò un vecchio che leggeva un libro incomprensibile. Alla domanda di Wei sulla lingua in cui fosse scritto, il vecchio affermò: “Proviende dall’Aldilà”. Spiegò inoltre che solo quelli come lui che vengono dall’altro mondo stanno in giro all’alba, per occuparsi degli uomini.
“Di cosa ti occupi?” chiese Wei, e il vecchio: “di matrimoni”. A quella rivelazione il giovane non poté fare a meno di rivelare che lui stesso cercava moglie da tanto tempo, per il forte desiderio di avere una famiglia.
“Potrebbe essere la figlia del governatore, è lei?” Chiese speranzoso. “No, non è lei”, rispose il vecchio. “Tua moglie ha solo tre anni, la sposerai quando ne avrà 17”.
Il filo rosso del destino che unisce le anime
A quel punto il vecchio rivelò il contenuto del sacco che portava con sé. “Il filo rosso del destino che lega mariti e mogli, permette a due persone di rimanere uniti per sempre. Tagliarlo non è possibile”.
A quel punto, tempestato di domande, il vecchio rivelò i particolari all’uomo. “Tua moglie è la figlia della vecchia Chen, che ha un banco al mercato. Porterà onori e ricchezza alla tua famiglia”. Dette queste parole, il vecchio sparì lasciando nello sgomento il povero Wei.
Il giovane in effetti aveva notato una bambina attaccata al collo della vecchia Chen al mercato. Non riusciva a sostenere l’idea che quella bimba, così povera, sporca e malridotta, potesse essere la moglie che cercava da sempre. Pagò il suo servo per uccidere la piccolina, ma questi non riuscì a colpirla al cuore perché lei si girò di colpo. La piccola rimase ferita tra gli occhi, ma il servo pensò di essere riuscito nel compito affidatogli.
La fine commovente della leggenda del filo rosso
Passarono gli anni e Wei continuò a cercare la sua anima gemella. Dimenticò l’incontro con il vecchio, finché non strinse rapporti con il governatore di
Shiangzhou che gli offrì in moglie la figlia. Aveva 17 anni ed era bellissima.
La ragazza portava sulla fronte un pezzo di stoffa da cui non si separava mai. Un giorno Wein le chiese il perché, e lei rivelò di non essere la figlia del governatore, ma la nipote. Raccontò in lacrime che il padre era governatore a Song e morì insieme alla madre e il fratello quando lei aveva ancora 3 anni. “Fui cresciuta dalla mia governante, si chiamava Chen e un giorno tentò di uccidermi al mercato, provocandomi questa cicatrice”. Dopo qualche anno fu lo zio che la prese con sé.
A quelle parole Wein capì immediatamente che il vecchio aveva ragione e che la leggenda del filo rosso era vera. Pentito e commosso, rivelò alla moglie che era stato lui ad ordinarne l’uccisione. Le raccontò tutta la storia in lacrime. I due da quel momento compresero che nessuno poteva spezzare quel legame iniziato da sempre. Si amarono e diedero al mondo un figlio che riempì la loro vita di gioia e soddisfazioni.
Così, il filo invisibile che lega le anime gemelle viene tradizionalmente rappresentato come un filo rosso al polso o al mignolo della mano sinistra o, secondo alcune versioni, alla caviglia.
Le persone destinate a stare insieme si ritroveranno
La leggenda del filo rosso non è solo una bella storia. La persona alla quale siamo uniti può essere dall’altra parte del mondo, parlare un’altra lingua ed appartenere ad un’altra religione. Ovunque sia, resterà sempre dentro di noi.
“Quando qualcuno è nel tuo cuore, non se ne va mai completamente. Può tornare anche nel momento più inopportuno”.
Il vero amore non passa con il tempo. E se vi rincontrate, non vi lascerete più: è inutile opporsi alle vostre affinità, perché tanto se è già successo una volta, vi capiterà di trovarvi di nuovo, e poi ancora e ancora per l’ennesima volta. Anche se non lo vorrete.
Questo tipo di legame non ha niente a che vedere con la quotidianità. Ci si può perdere e rincontrare tante volte, ma è inutile opporsi a questo tipo di affinità. Il filo rosso del destino vi permetterà sempre di ritrovarvi, nonostante tutte le circostanze avverse.
Ti è piaciuta questa storia? Condividila sui tuoi social!