Insegnare senza abilitazione: ecco come fare
La pubblicazione del bando per l’aggiornamento delle Graduatorie d’istituto ha aperto tante domande agli aspiranti insegnanti. Posso partecipare? Posso insegnare senza abilitazione? Perché molti insegnano pur non essendo abilitati?
Vediamo i casi in cui si può insegnare senza abilitazione:
Deve dirsi anzitutto che il percorso di studi da seguire per diventare insegnante varia in base alle scuole di destinazione.
Per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria, chi si è diplomato presso un istituto magistrale entro l’anno scolastico 2001 dispone automaticamente dell’abilitazione per potere accedere alle graduatorie del Ministero (Miur). Dopo il 2000 è necessario solo se è stata conseguita la laurea presso le facoltà universitarie di scienze della formazione primaria o di scienze dell’educazione. Questi devono avere svolto inoltre il tirocinio durante il periodo universitario.
Per le scuole medie e superiori è necessario avere conseguito una laurea nelle materie di riferimento, come lettere moderne, lettere classiche, lingue e materie scientifiche. Non è comunque sufficiente la laurea; bisogna avere conseguito il numero di crediti stabiliti dal Ministero, consultabili sul sito. Chi è in possesso di questi due requisiti, potrà ottenere l’abilitazione mediante i corsi Tfa.
Chi ha conseguito la laurea ma non dispone dei crediti sufficienti, può intraprendere il lo stesso percorso ma dovrà integrare gli esami mancanti attraverso i singoli corsi universitari.
Ad esempio: hai una laurea magistrale in giurisprudenza e vuoi intraprendere la carriera di insegnante di diritto. Per il Ministero, un certo numero di crediti dei laureati in legge devono derivare da materie economiche. Per questa ragione, dovrai iscriverti ad ogni singolo corso e sostenere gli esami corrispondenti (ad esempio economia aziendale, statistica, matematiche).
Le fasce di insegnamento
Sia per le scuole dell’infanzia e primaria, sia per le scuole medie e superiori, vale la regola secondo cui gli aventi diritto vengono inseriti in alcune graduatorie nazionali:
nella 1ª e 2ª fascia sono inseriti i docenti muniti di abilitazione con punteggi elevati e medi;
nella 3ª fascia vengono iscritti, ogni tre anni, i laureati sprovvisti di tiolo abilitante, i quali per accedere alle supplenze possono indicare solamente 10 scuole per provincia.
Se non si riesce ad accedere neanche alla 3ª fascia, presso ciascuna scuola può essere presentata una domanda di messa a disposizione. Con la domanda, che può essere inviata a mezzo posta elettronica certificata (Pec) o a mezzo raccomandata a/r alle varie scuole di interesse, si dichiara la propria disponibilità ad effettuare delle supplenze.
Come lavorare senza abilitazione
Per fare una prima esperienza di insegnamento senza essere abilitati si può provare ad inviare il proprio curriculum ai centri studi e alle associazioni di ripetizioni. Nella maggior parte dei casi non si avrà una classe di studenti ma un gruppo ristretto di alunni o uno solo, a cui impartire lezioni frontali.
Un altro modo per insegnare senza abilitazione è inviare le domande di messa a disposizione, di cui abbiamo detto sopra, con cui l’aspirante docente propone la propria candidatura per sostituzioni di breve durata nelle scuole pubbliche.
Da ricordare
L’abilitazione è necessaria anche per le scuole paritarie (scuole private abilitate a rilasciare titoli di studio con valore legale). Tuttavia, in casi particolari (carenza di organico, difficoltà a reperire personale abilitato), si può essere chiamati a insegnare per le supplenze, anche senza titolo di abilitazione all’insegnamento.
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