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Debiti estivi: come organizzare le ripetizioni

A giugno la scuola ha chiuso i battenti e, purtroppo, non tutti gli alunni hanno ottenuto il risultato sperato. Una piccola parte di studenti in fase di scrutinio finale si è ritrovato in pagella uno o più debiti scolastici, da riscattare poi a settembre. Passare l’estate sui libri per recuperare i debiti estivi non è di certo ciò che ci si aspettava all’inizio dell’anno scolastico. Per fortuna esistono delle piattaforme online, come Tutornow, gestite da professionisti del settore, che offrono servizi di supporto per tutti gli studenti che hanno bisogno di avere delle ripetizioni.

Un aiuto, insomma, serve e diventa provvidenziale. Secondo i dati del Miur, circa il 42% degli studenti della scuola superiore ha terminato l’anno con almeno un debito formativo e solo uno su quattro di questi studenti riesce a recuperare il debito.

Debiti formativi, cosa prevede la normativa?

Quando al termine del secondo quadrimestre lo studente si trova in pagella una o più insufficienza significa che la sua promozione all’anno successivo è fortemente a rischio. Recuperare un debito formativo è un modo per colmare tutte le lacune che l’alunno ha presentato durante l’anno scolastico in determinate materie.

La normativa MIUR prevede che uno studente possa accumulare fino a un massimo di tre debiti formativi per evitare di ripetere l’anno. Ogni scolaro ha la possibilità di studiare durante le vacanze estive per poi poter dare un esame finale a settembre. In sede di esame, lo studente dovrà dimostrare di essere riuscito a recuperare le materie in cui era presente una insufficienza.

Come organizzare lo studio durante le vacanze estive?

Costringere un ragazzo a studiare a pieno regime, ogni giorno e per tutta l’estate, non è un’impresa facile e a dire il vero è anche controproducente. La scuola organizza dei corsi estivi di recupero, non obbligatori, che in genere si tengono verso la fine di agosto per dare la possibilità di recuperare i debiti formativi. Di sicuro l’opportunità che offre l’istituto scolastico è da prendere in considerazione, ma non è l’unica opportunità per recuperare le materie con le insufficienze. Anche perché ridursi a studiare nelle ultime settimane di vacanza è sbagliato e dannoso ai fini dell’apprendimento.

La soluzione migliore, innanzitutto, è quella di vedere il recupero estivo come un’opportunità per mettersi alla pari con il resto della classe e non come una punizione. Ovviamente è utile cercare qualcuno per avere ripetizioni. E il grande successo di Tutornow, piattaforma di ripetizioni online, sta proprio nella grande opportunità di individuare insegnanti in base alla materia che serve. Il rapporto 1 a 1 sarà l’ideale per superare le difficoltà accumulate.

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Debiti formativi, ripasso o studio approfondito?

Una volta che il professore ci ha fornito la scheda del programma da recuperare si fa una selezione a monte. Si separano cioè gli argomenti che in qualche modo già conosciamo e che sono solo da ripetere, per fissarli meglio nella memoria, da quelli che non abbiamo compreso e che quindi richiedono uno studio approfondito, magari con l’aggiunta di una serie di esercitazioni.

Meglio studiare la mattina o il pomeriggio?

La scelta del momento migliore per sprofondare la testa nei libri è molto soggettiva. L’idea comune che di mattina presto sia l’opzione più vantaggiosa non è del tutto fondata. Ci sono ragazzi che rendono meglio nelle prime ore della giornata e altri che fanno fatica a svegliarsi e preferiscono studiare dopo pranzo. C’è da dire che si chiamano debiti estivi perché si recuperano durante la stagione più calda. Ma, si sa, le temperature in estate sono spesso insopportabili e non sempre il calore è un valido alleato per mettere in moto il cervello. In ogni caso, far sentire lo studente a proprio agio è importante ai fini dello studio. Di conseguenza, spetta a lui soltanto decidere se studiare nelle ore più fresche oppure no.

Non dimentichiamoci che è necessario stabilire anche dei momenti di pausa in cui il ragazzo può sgranocchiare una merenda, oppure uscire per una breve passeggiata in compagnia del proprio cane, ad esempio. Staccare per arrivare alla gelateria più vicina per prendere un gelato o una granita sarà senz’altro utile.

Potendo organizzarsi anche con lezioni a distanza, tutto diventa più semplice.

Gruppo studio, sono un valido supporto?

Studiare in compagnia di qualche amico di scuola può rendere meno stressante il tempo da dedicare alle materie da recuperare. Scoprire che anche un compagno di classe vive la stessa “scocciatura” indolora la pillola, e chissà si potrebbe creare anche una sorta di competizione in cui si è spinti a impegnarsi di più. Onde evitare che i ragazzi perdano tempo a chiacchiere, togliendolo allo studio, ci si dovrebbe organizzare in due fasi. La prima fase dovrebbe prevedere uno studio in “solitaria” per arrivare preparati, magari già il giorno successivo, alla fase due, ossia quella di ripetere l’argomento studiato al compagno. Si potrebbe creare anche un gioco di ruoli in cui ci si alterna a impersonare il professore, sottoponendo il compagno a una serie di domande atte a verificare il grado di preparazione. 

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Debiti estivi: anche un genitore può fare la sua parte

Non tutti i ragazzi hanno la capacità di autogestire le ore di studio. Cadere vittima delle più svariati distrazioni, che possono arrivare da più parti, cellulare, tv, video giochi, non è totalmente da escludere. Anzi, è molto probabile che lo studente dia una sbirciatina al proprio profilo social tra un capitolo e un altro, o si soffermi, di tanto in tanto, a scherzare con gli amici sui vari gruppi whatsapp, che adesso vanno tanto di moda. Quando uno studente perde tempo a bighellonare in giro per la casa o a giocare con gli amici, la presenza di un genitore può porre un freno a quei momenti di ricreazioni non previsti dal programma giornaliero.

Il supporto di mamma o papà, però, non deve essere visto solo come un ruolo da vigilante ma può anche essere un momento da condividere con il proprio figlio. Il tutto, ovviamente, stando attenti a non invadere troppo lo studio, sostituendosi alle direttive del professore.

Come aiutare tuo figlio a recuperare i debiti scolastici? 

Cosa succede se lo studente ha dei genitori che lavorano tutto il giorno? Ammettiamolo, è difficile per un familiare tenersi fuori da una situazione scolastica particolare come può essere il recupero dei debiti formativi. Se da un lato a volte i figli non ascoltano i genitori, dall’altro dare fiducia al proprio figlio, concedendogli la piena libertà di organizzare il personale piano di studi, non è una scelta che farebbero tutti i genitori. In questo caso, le soluzioni da valutare sono due.

La prima è quella di rivolgersi a una figura fisica esterna, un insegnante privato, che aiuti lo studente durante tutto il programma di recupero oppure soltanto nella fase iniziale o ancora solo per quelle materie in cui lo studente in questione dimostra non poche difficoltà. Nel trovare l’insegnante adatto, in questa situazione, spesso ci si affida al passaparola o perlomeno a qualcuno che si conosce bene.

La seconda opzione è in un certo modo più al passo con i tempi e di sicuro quella soluzione più vicina al mondo dei giovani studenti. Ci troviamo sopraffatti da un’era sempre più super tecnologica fortemente dipendente da internet. Attraverso la rete si può non solo comprare articoli in tutto il mondo ma anche lavorare in un paese straniero e perché no: studiare in scuole fuori sede. Grazie a dei siti specializzati in recupero debiti scolastici è possibile, dopo essersi iscritti e stabilito un piano di studi, avere delle ripetizioni online con l’aiuto di insegnanti professionali e preparati, capaci di guidare lo studente verso il raggiungimento dell’obbiettivo prefissato.

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Recuperare i debiti scolastici con un tutor online, vantaggi

Per trovare una piattaforma su cui è possibile studiare per recuperare i debiti scolastici, in modo tale da farsi trovare pronti agli esami di settembre, è quello di consultare le varie opinioni su Trustpilot. Attraverso gli innumerevoli commenti, molti genitori elogiano i tutor che seguono i propri figli. Le iniziali riserve su quanto potessero essere efficaci le ripetizioni online vengono spazzate via dall’operato di insegnanti attenti e preparati, sempre pronti ad aiutare i ragazzi a superare le difficoltà che si presentano lungo il percorso di studi. Avere a disposizioni un insegnante pronto a spiegare ciò che il ragazzo non ha capito durante l’anno scolastico, e che da solo mai sarebbe riuscito a comprendere, rappresenta il vantaggio principale di un corso di ripetizioni online.

Di sicuro la presenza di un tutor, seppur dentro uno schermo, costringe lo studente a prestare più attenzione, a non distrarsi e quindi a rimanere più concentrato. Il programma da seguire con il supporto di un tutor è elaborato in base alla preparazione dello studente. Un piano di studi così strategicamente elaborato tratterà in maniera più approfondita quei punti salienti in cui il ragazzo mostra delle carenze.

L’ultimo aspetto è legato strettamente al concetto di vacanza. I debiti estivi si recuperano in estate e in estate le famiglie vanno in ferie. Lo sappiamo che seppur nostro figlio si portasse dietro lo zaino, difficilmente tirerebbe di sua iniziativa fuori i libri per mettersi a studiare, meglio andarsi a tuffare in acqua, Grazie a Tutornow [inserire link], invece, sarà possibile seguire le lezioni ovunque. È sufficiente avere a disposizione un portatile, ma va bene persino un cellulare con la connessione internet, per potersi collegare direttamente con il proprio insegnante. Insomma, sarà possibile recuperare i debiti estivi ovunque e – perché no? – anche sulla spiaggia.

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