Curiosità

Coronavirus: ecco perché le donne sono meno colpite rispetto agli uomini

In questo periodo abbiamo quotidianamente a che fare con i numeri del Coronavirus. Tra questi i dati che fanno più impressione sono quelli riguardanti la curva dei contagi e i decessi. Ma tra le tante statistiche, una in particolare ha colto la nostra attenzione. Le donne sono meno colpite dal Covid-19. Qual è il motivo?

Sicuramente questa non è una competizione che fa meritare medaglie, ma altrettanto sicuramente ci mette di fronte ad un dubbio. Potremmo dire, ad esempio, che le donne siano più brave a combattere il Coronavirus, mentre i sistemi immunitari degli uomini sembrerebbero apparentemente meno equipaggiati?

Perché le donne sono meno colpite dal Covid-19?

A questa domanda ci dà anche una spiegazione il dottor Alberto Mantovani che è direttore scientifico dell’Istituto Humanitas di Rozzano (MI).

«Le donne sono fortissime per natura a livello di sistema immunitario. Noi sappiamo che alcune risposte immunitarie sono messe in campo con maggior vigore dalle donne rispetto agli uomini. Questo ha un senso da un punto di vista evolutivo: le donne passano gli anticorpi al prodotto del concepimento attraverso la placenta. Insomma c’è un significato preciso.

La donna produce quindi in maniera naturale estrogeni e offre quindi quelle resistenze naturali contro determinate patologie, che gli uomini non hanno. Ecco perchè uomini soffrono maggiormente di patologie cardiovascolare. Almeno fino alla menopausa, gli ormoni proteggono le donne, ma quando la produzione di estrogeni cala, anche le donne perdono questa forma di invulnerabilità»

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Il Dott. Mantovani spiega anche perché gli uomini muoiono in numero maggiore nella fascia di età tra i 60 e 70 anni:

Il fumo sarebbe un’altra spiegazione plausibile. Negli over 60, la quantità di fumatori fra gli uomini è ben superiore a quella delle donne. All’epoca in cui gli over 60 erano giovani, la prevalenza dell’uomo fumatore sulla donna fumatrice era ben evidente. Oggi le donne fumano di più. Si sa che il fumo danneggia fortemente i polmoni che sono proprio il primo bersaglio del Covid 19.

Un’altra spiegazione potrebbe risiedere nella genetica e in special modo in alcuni dei geni che controllano l’entrata del virus, cioè il sasso a cui si attacca l’àncora del virus e che lo fa fondere. Due di questi geni si trovano sul cromosoma X o sono regolati dagli ormoni femminili e sono direttamente coinvolti nell’invasione».

Principalmente, dunque, le donne sono meno colpite dal Covid-19 perché hanno per natura una risposta immunitaria più forte di quella degli uomini. Di conseguenza, mentre i tassi di infezione possono sembrare uguali, il tasso di legalità per COVID-19 colpisce più duramente gli uomini in un rapporto che è circa 1 a 2 rispetto al genere femminile. È uno schema che storicamente ricorre; infatti ,anche in altre epidemie come la SARS, la MERS e persino la pandemia di influenza del 1918 meglio conosciuta come “spagnola”, si sono visti numeri di contagi e decessi decisamente sproporzionati tra uomini e donne.

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