Curiosità

L’antica formula segreta della preghiera per togliere il malocchio

Hai mai sentito parlare di un’antica preghiera contro il malocchio? Ma soprattutto, a cosa serve e cos’è questo strano rito? Oggi troverai tutte le risposte a queste domande.

Con il termine malocchio si intende letteralmente “occhio che getta il male” ad indicare il potere attribuito ad alcune persone di causare malefici con un semplice “colpo d’occhio”. Si tratta di una tradizione popolare antichissima che assegna effetti catastrofici al malocchio, responsabile di vere o presunte disgrazie che la persona colpita avrebbe vissuto se non avesse preso i dovuti provvedimenti.

Per togliere il malocchio nella cultura popolare del Sud Italia si è diffusa l’usanza di rivolgersi a qualcuno in grado di eliminare il maleficio. Il più delle volte si trattava di una parente anziana che tramandava il proprio potere a persone di loro fiducia. La pratica veniva – e spesso viene ancora – usata per aiutare chi avvertiva malori come nausea, spossatezza o mal di testa, causati dagli sguardi della persona che aveva il potere di causare il male o da commenti invidiosi contro la persona in questione.

Il metodo contro il malocchio era molto diffuso nei tempi antichi ma resiste anche oggi. Nelle zone in cui la credenza è ancora in piedi, si ritiene che alcune donne anziane possano diagnosticare e curare il malocchio attraverso una particolarissima procedura che impiega un piatto, olio e sale. La diagnosi consiste nella lettura dei segni che rimangono dopo il rituale, un po’ come accade nella procedura per purificare casa dalle energie negative.

Preghiera per togliere il malocchio 

La persona colpita dal malocchio deve stare seduta di fronte alla “guaritrice” capace di togliere il malocchio. Quest’ultima riempie un piatto fondo di acqua, esegue tre volte il segno della croce verso la fronte del soggetto e nel frattempo pronuncia nella mente o sottovoce, in modo da non far comprendere le parole, la formula segreta prevista dal rituale.

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Dopo aver terminato la stessa persona traccia su se stessa per tre volte il segno di croce e, infine, segna con la croce anche il piatto pieno di acqua, ripetendo per tre volte e ancora sottovoce la formula del rito.

A questo punto si versano nel piatto alcune gocce di olio di oliva prese da un contenitore preparato in precedenza. Mano a mano che le gocce cadono nell’acqua vengono osservate: se l’olio si allarga significa che il malocchio è presente sulla persona da trattare. Addirittura, se le gocce allargandosi scompaiono significa che la persona in questione è colpita già da molto tempo e si tratta di un caso difficile, per cui necessitano più passaggi per poter togliere il malocchio efficacemente.

Se invece l’olio si allarga leggermente vuol dire che il malocchio è ancora nelle prime fasi e si manifesta con una presenza piuttosto leggera e, quindi, sarà più semplice da trattare. Se infine l’olio rimane a galla normalmente senza allargarsi la persona non è colpita da malocchio.

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Come si conclude il rito per togliere il malocchio

Una volta scoperto che la persona ha il malocchio, l’acqua del piatto deve essere gettata nel water e il rituale ripetuto fino a quando l’olio non si allarga più.

In particolare, dopo aver buttato l’acqua il rito va ripetuto altre due volte: già al secondo passaggio gli “occhi” dovrebbero essere più piccoli e al terzo non dovrebbero più allargarsi, Se invece gli occhi si allargano anche dopo il terzo passaggio, occorre tagliare gli “occhi” di olio con le forbici e il giorno dopo si ripete tutta la procedura.  Il rituale, ad ogni modo, non deve essere interrotto.

Inoltre, la guaritrice dovrebbe essere in grado di vedere se chi ha fatto il malocchio è un uomo o una donna: se le gocce di olio hanno dei piccoli cerchi vicino, si tratta senz’altro di una donna. Se invece le gocce sono normali la responsabilità è di un uomo. Se il rituale riesce, la persona colpita dal malocchio si sente subito meglio.

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Ovviamente le varie fasi descritte presentano delle varianti: in alcune zone gli “occhi” non si tagliano ma viene buttato il sale che servirà a “raccogliere l’occhio”.

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La preghiera per togliere il malocchio

Ma veniamo alla formula magica per togliere il malocchio. La riportiamo in una variante in uso nelle zone dello Stretto di Messina:

“In nome di lu Patri, di lu Figghjiu e di lu Spiritu santu
Ti parru cu prutesta occhji brutti
Ti scunciuru pi patti di Dio e di Maria e di la Santissima Trinità,
se ……… (nome della persona) avi u malocchjiu a mari mi sindi va.

Scunciuru la ‘nvidia, scunciuru lu mummuru, scunciuru lu malocchjiu,
scunciuru li malilingue, scunciuru la jettattura, scunciuru la mavaria,
io ti scunciuru pi patti di Dio e di Maria e di la Santissima Trinità,
si ……. avi u malocchjiu a mari mi sindi va.

Cincu foru chi ti vittunu, quattru foru chi ti ducchiaru, tri foru chi ti luvaru
U Patri, u figghiu, u Spiritu Santu e la Santissima Trinità,
si ……. avi u malocchjiu a mari mi sindi va.
Fora malocchiu intra Maria, fora malocchjiu intra Maria, fora malocchiu intra Maria, fora malocchjiu intra Maria.”

Traduzione

“Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
Ti parlo con disprezzo occhio brutto
Ti scaccio in nome di Dio e di Maria e della Santissima Trinità,
se … ha il malocchio che vada a finire in mare.

Scaccio l’invidia, scaccio i mormorii, scaccio il malocchio,
scaccio le malelingue, scaccio la jettatura, scaccio la mavaria,
io ti scaccio in nome di Dio e di Maria e della Santissima Trinità,
se … ha il malocchio che vada a finire in mare.

Cinque sono stati che ti hanno visto, quattro sono stati quelli che ti hanno adocchiato, tre sono stati quelli che ti hanno scacciato.
Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo e la Santissima Trinità,
se … ha il malocchio che vada a finire in mare.
Fuori il malocchio dentro Maria, fuori il malocchio dentro Maria, fuori il malocchio dentro Maria, fuori il malocchio dentro Maria.”

Al pronunciare dell’ultima frase si lasciano cadere dal dito mignolo 4 gocce di olio a forma di croce dentro il piatto pieno di acqua. Come abbiamo detto, se le gocce di olio si allargano significa che c’era il malocchio, mentre se le gocce restano raccolte non c’era nessuna jettatura.

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Alla fine del rituale, se il malocchio c’era il piatto verrà lasciato riposare per un paio d’ore; l’olio si allargherà completamente nel piatto e poi il tutto verrà buttato nello scarico perché finisca nel mare e disperdersi.

Ma cosa accade veramente durante il rito contro il malocchio?

Numerose sono le spiegazioni scientifiche per spiegare il fenomeno dell’olio che si allarga nel piatto. La più accreditata si basa sulla presenza nel piatto di un sottile strato di olio o comunque di unto, in presenza del quale la goccia d’olio rimarrà ben definita. Insomma, tutto dipenderebbe dalla maggiore o minore accuratezza con cui il piatto è stato lavato.

Il rituale contro il malocchio rimane, ad ogni modo, un pezzo di cultura popolare di cui oggi si sono perse le tracce. Ricordarlo è far riemergere una parte delle nostre tradizioni.

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