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Sunburn Art: il pericolo corre sui social

Le tendenze su internet sono ormai le più disparate e il fattore virale porta alla loro diffusione incontrollabile. In alcuni casi si tratta di vere e proprie acrobazie che espongono soprattutto gli adolescenti a rischi anche gravi per la salute. Ed ecco all’arrivo del primo sole torna anche quest’anno un mirabile esempio di stupidità collettiva: la sunburn art, l’arte della scottatura solare.

Più pericolosa di una normale scottatura 

Per ottenere il risultato desiderato si effettua un disegno sulla pelle utilizzando una crema solare, un tatuaggio temporaneo o uno stencil artigianale. La pelle circostante non viene protetta ma esposta direttamente ai raggi solari, per ottenere una vera e propria ustione. Il contrasto tra la pelle coperta e quella esposta permette di realizzare il motivo desiderato. La tonalità della scottatura varia dal rosa chiaro al rosso aragosta, fino ad arrivare al marrone intenso. Non è necessario essere dermatologi per immaginare le pericolose conseguenze per i seguaci di questa moda. A differenza delle “normali” scottature, il pericolo della sunburn art è completamente diverso. Infatti i protagonisti non solo si espongono deliberatamente al rischio di ustioni, ma tendono a rimanere sotto il sole più a lungo, per completare l’opera d’arte. Le decorazioni vengono poi fotografate, condivise e fatte girare sui social network come Instagram con gli hashtag #sunburnart, #tantattoo o #suntattoo.

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Le origini

Già nel 1970, l’artista Dennis Oppenheim, esponente della Body Art, usò una forma di sunburn art per la sua performance artistica dal titolo “Posizione di lettura per ustione di secondo grado”. Pose un libro aperto sulla propria pancia e si espose ai raggi solari diretti per cinque ore consecutive. La sua intenzione era certamente diversa dalla tendenza descritta, ma il risultato fu lo stesso. Significativo il suo commento: “Non solo cambiano le tonalità della pelle, ma cambiano anche i registri sensoriali. Ho percepito il momento in cui la pelle diventa rossa”.

Senza alcuna intenzione artistica, milioni di altre persone hanno certamente sperimentato il principio della sunburn art fino ad oggi. Basta pensare ai punti del corpo coperti da costumi da bagno o pantaloncini durante una prolungata esposizione ai raggi solari.

Sunburn Art e rischio cancro 

Oltre alle immagini su Instagram e simili, molti artisti del sunburn si procurano anche delle cicatrici a causa delle ustioni. In realtà, questo è l’ultimo degli effetti negativi. Infatti, l’intensa esposizione ai raggi UV con scottature ricorrenti è la causa principale del melanoma maligno della pelle.

Soltanto in Germania, ogni anno, oltre 18.000 persone sviluppano la forma più maligna di cancro alla pelle. La parte più vulnerabile negli uomini è la schiena, mentre la zona più resistente sembra essere la parte inferiore della gamba. L’esposizione deliberata ad un rischio di questo genere per ottenere qualche Mi piace o condivisioni sui social è a dir poco pericolosa. Ci auguriamo che questa tendenza, ancora debole, non raggiunga un alto livello di popolarità.   

Fonte

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